“NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO” SI AMPIA: FOCUS SU DONNE E IMPRESE GIOVANI, ENTRA IL FONDO PERDUTO

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Nuove Imprese a Tasso Zero sostiene la creazione e lo sviluppo di micro e piccola imprenditoria giovanile e femminile. In base al DL 34/2019 e alla Legge 160/2019, con DM del MEF del 4 dicembre 2020 (GU n. 21 del 27 gennaio 2021), è stata aggiornata la nuova disciplina attuativa.

Le novità introdotte

La nuova agevolazione consiste in una combinazione di finanziamento a tasso zero della durata massima di dieci anni e di una quota di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile (prima era al 75%). Sono ammissibili progetti da sviluppare nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;
  • commercio di beni e servizi;
  • turismo, incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico e le attività per il miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

La nuova platea allargata dei potenziali beneficiari ammette ora tutte le imprese a prevalente conduzione giovanile (minimo il 51% di età compresa tra i 18 e i 35 anni) oppure da donne, costituite entro i 5 anni precedenti (prima erano 12 mesi), con regole differenziate se attiva da più o meno di 3 anni. Nello specifico:

  • le aziende nate da non più di 3 anni possono chiedere fino ad 1,5 milioni di euro per nuove iniziative o sviluppo di attività esistenti e la quota del fondo perduto non può superare il limite del 20%, ma è possibile chiedere un ulteriore 20% di contributo per acquisto di materie prime e servizi strumentali all’attività.
  • Per le imprese costituite da più di 36 mesi e da meno di 60 (cioè tra i 3 e i 5 anni), invece, la somma ammissibile non può essere superiore a 3.000.000 euro e la quota a fondo perduto non può superare il 15%;
  • Il periodo entro il quale devono essere realizzati i programmi è di 24 mesi a partire dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Come e quando presentare la domanda

La domanda viene gestita tramite l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A., ovvero Invitalia, seguendo l’apposita procedura prevista. Non ci sono graduatorie: le domande vengono esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione, e nel caso in cui le risorse destinate al contributo a fondo perduto si esauriscano rimarrà attivo il finanziamento agevolato. Le domande devono essere firmate digitalmente dal legale rappresentante o dalla persona fisica proponente per conto della società costituenda e dovrà essere allegato il piano di impresa e la documentazione richiesta, così come specificato nella circolare del MISE, che potete trovare a questo link. Le agevolazioni sono erogate per stati avanzamento lavori (SAL) in massimo cinque quote, comprensive dell’ultima a saldo.

Fonti: Invitalia, Mise, PMI.it

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Salvatore e Carlo Iadevaia

Dottori Commercialisti e Revisori dei Conti
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